A Macchia D’Odio #8
Ci muoviamo velocemente, giriamo in questa giostra per l’ultima volta e già sale il sapore sabbioso del vomito su dall’inferno del mio abito. Cravatta e sangue, muscoli e camicia a scacchi. Intorno a noi i ragazzi giocano a spingersi in alto con i piedi mentre girano, ma tu sei troppo lontana, con le distanze sfamate dalla forza centrifuga di questa grande macchina che gira e ci gira, che si gira. Si può vincere un peluche. Un cigolìo. Qualcosa si stacca. Voliamo via. Ho fame, è l’ultima cosa che sento.