Il Fintocolto in Biblioteca
Il fintocolto entra in una Biblioteca per guardare le costole dei libri. Il problema solitamente, in tali casi come in molti altri, è il tempo. Perché andarsene via troppo presto potrebbe esser lampante segnale di disinteresse, scarsa conoscenza, furia intellettuale, superficialità gnoseologica. E non è così, davvero: semplicemente è assalito dall’enorme massa del mailoleggerò, ecco perché già accarezza biglietto di ritorno.
Nondimeno, restare per tempi esageratamente dilatati con il collo piegato, come inchino involontario a tutte quelle parole chiuse che mai sarebbero venute in mente al nostro uomo, sarebbe un cilicio pazzesco per la zampa operosa del fintocolto. D’altronde egli ha svariate cose in cui spendersi durante il giorno: tutte rigorosamente sbagliate, ma rigorosamente tante.
Soluzione rapida, sebbene ripida: sfogliare un libro a caso in attesa che il pubblico si rivolga alla normale vita. Toh, un saggio sull’origine del risotto.
E poi via, via senza arrivederci, via verso altre costolette da cui respirare velleità.