Piacere, sono Artista
Non è che gli artisti non esistano più, è che non sanno riconoscersi.
Per bilanciare però, esiste la gigantesca fauna di coloro che riconoscono in profondità la propria arte nonostante non esista.
Partiamo dal presupposto che comunque siamo tutti artisti almeno un paio di volte nella vita. Per forza: una lettera per tentare di riacchiappare in extremis la nostra fuggente ragazza mescolante birra chiara e SevenUp, o quantomeno per ricondurla a una pacifica riunione organizzativa, l’abbiamo scritta tutti. Un biglietto geniale per prendere in giro i brufoli accanto a noi e il compagno di banco che nascondevano, l’abbiamo scritto più o meno tutti. Due di due: al bis ci siamo. Le premesse per diventare un nuovo fenomeno, sono servite con tanto formaggio.
Vi prego però, non esageriamo con l’esaltazione.
No, “le foglie volano nel vento e mi sento una goccia d’infinito” non è una poesia. E andiamo su, tentate ancora con quella imitazione che veniva tanto bene, o con il disegno che dell’ippopotamo che come lo fate voi proprio proprio sembra vero…
A proposito. E io? Io? Voi non vi preoccupate.