Per la Zanzara (Encomio ed Epicedio)
Improvvisazione per un caro ritorno:
Tu, tu che almeno torni sempre. Tu, tu che scavi nei miei giorni per rientrare a notte fonda, mentre abbandono il pensiero, nell’attimo esatto in cui rotola verso l’assenza a grandi colori il mio desiderio più grande. Tu, tu che proprio in quell’attimo mi fai risorgere dall’ozio, mi risvegli dall’abbandono, mi costringi a nuove cosmogonie di schiaffi al petto e sogni infranti. Tu, tu che cambi sempre e sembri sempre la stessa, tu che mi cerchi per scovarmi nelle falde tiepide del distacco da sé, tu che mi rinnovi fiducia e devozione in questi giorni di calore interiore e afa sottopelle. Tu. Benvenuta anche per questa estate, miracolo di suono, di volo, di imprevedibile tormento, di inafferrabile quiete.
Tu. Tu. Se niente niente ti becco, TI SPAPPOLO.