A Macchia D’Odio #12
Siamo fortunati. Non muoviamoci: l’inverno è ancora lungo. Dietro a questo armadio si vedono comunque le stelle, la stanza a vetri accanto è troppo distante e sembra vera, traspare l’universo e pare ossessione: non lo è. Usciremo allo scoperto soltanto per nutrirci e poi fuggire in un posto lontano o almeno distrutto: giocheremo, ombre fra quelle macerie d’ombra e riflusso. Eccoli, stanno per entrare in casa. In un grido di dolore la nostra felicità. Non sentiranno niente, penseranno a uno scherzo mentre carponi fuggiremo verso noi stessi adulti, macchiati di sangue.