Residui Solidi: la recensione di QLibri
Ecco la prima recensione della mia nuova raccolta di racconti “Residui Solidi”, elaborata da Antonella Di Martino per il portale QLibri. La riporto qui sotto, aggiungendo anche il link.
12 Novembre 2013
SCONFITTE SOLITARIE, MIRACOLATE DAL RICORDO
“Nei primi mesi della nostra vita percepiamo, amiamo ed esploriamo senza usare le parole. Impariamo presto a dare un nome alle nostre esperienze: le parole stesse sono indispensabili per costruire un mondo riconoscibile e a misura umana, che sia in grado di includere l’esistenza degli altri e dell’altro. Ma rimane, comunque, il ricordo implicito dei tempi in cui la parola non c’era. E insieme al ricordo rimangono, esili ma tenaci, spazi e dimensioni che la parola riesce soltanto a sfiorare.Se non possiamo raccontare, o possiamo raccontare poco, la parola deve allargarsi a richiamare e ricamare, per girare intorno a ciò che non è stato ma poteva essere, a ciò che è stato ma non si può dire, a ciò che forse non è reale o forse lo è troppo per i nostri sguardi limitati.
Il racconto a volte è presente anche in quest’opera “in bilico tra follia e realtà”. La vita e la morte si fanno strada a poco a poco, sempre sotto un velo tenue: storie dai contorni molto forti, violenti; storie che non seguono la linea abusata del tempo. Altre volte la traccia temporale si annulla, lasciando spazio ad altri tipi di strutture, che stimolano memorie, sinestesie, echi di significato: residui solidi di ciò che solido non è.
Non si leggono d’un fiato, le parole di questo librino. Si gustano a poco a poco, come un liquore molto forte. Distillato per gli intenditori.”