Il Fintocolto, l’arrivo del caldo, la prova costume
È arrivato il caldo. Commentando imperterrito l’esposizione delle opere di Damien Hirst a Arezzo, il Fintocolto maschio nasconde con discreta eleganza l’unico interesse che sfiora in questi giorni la sua mente: a breve cominceranno a spuntare le prime fotografie in costume su Facebook. Petti e cosce rigorosamente impanati di sabbia versiliana. Quel pensiero liquidissimo rimane costante, gocciola senza sosta in forma di sudore dal retro-ciuffo alla gola che chiede pietà.
Il nostro amico avrebbe voglia di una bella spuma al cedro o, volendo esagerare, di un buon Bacardi Breezer gusto Pineapple. Ma non lo ammetterà mai: dovrà sorbirsi l’ennesima birra amarognola, altrimenti gli amici lo prenderebbero in giro.
Il nostro amico avrebbe voglia di una bella spuma al cedro o, volendo esagerare, di un buon Bacardi Breezer gusto Pineapple. Ma non lo ammetterà mai: dovrà sorbirsi l’ennesima birra amarognola, altrimenti gli amici lo prenderebbero in giro.
Insomma, è ufficialmente arrivata l’estate. La prova costume del Fintocolto consiste nella scelta del libro da portarsi in spiaggia. La speranza è che le pulzelle si soffermino sulla copertina eloquente e colorata del complessissimo saggio filosofico scelto e non scendano con gli occhi alle mozzarellose lonze accumulate con i troppi aperitivi. Ovviamente non succederà.
Sole – Hegel, 1-0 e palla al centro.