Il Fintocolto, il Fintopollo, Il Fintopolpo: il cibo sapiente
Il Fintocolto dice di amare il cibo orientale, internazionale, afrodisiaco, particolare. Si lascia trasportare con leziosità dalle note saporite del PVC di cui sono composti i manicaretti di mare da discount, dal gradevole fintopollo, probabilmente pantofola fritta, propinatogli dalla Wokkeria sotto casa e dalle speziate salsettine asiatiche, prodotte e acquistate in fumosa e italianissima zona industriale, con cui gli vengono conditi pacchi di riso bianco, lesso e insapore.
Va da sé che, dopo una lunga occhiata al menù del successivo Ristorante indiano che lo accoglierà, cercherà sempre e comunque la cosa più italiana possibile, così come mai protesterebbe per la presenza, nel “tipico e originale Kebab egiziano”, delle patatine fritte e del ketchup. Tornerà a casa da ogni viaggio con la disperata, folle voglia di un piatto di pasta al pesto, finto anche quello.
Ma l’estate, si sa, è sempre un’altra cosa: cocco bello e tanta verdura per far calare le sapienti maniglie dell’amore (per la conoscenza, ovviamente). Ogni notte, rigorosamente ogni notte, davanti al McDonald’s si giustificherà con un “per una volta che ci vengo, posso anche esagerare”.